mimpegnomanontroppo

02 novembre, 2005

MI IMPEGNO MA NON TROPPO

MI IMPEGNO MA NON TROPPO.


Siamo abituate dalla notte dei tempi ad avere a che fare con uomini che non conoscono la parola impegno e nel corso dell’evoluzione ci siamo progressivamente adattate a questa categoria di allergici alle relazioni serie imparando (più o meno) a gestirli con successo, o almeno, senza farci troppo del male. Ci lasciamo prendere in giro per un po’, abbiamo fede in una possibile conversione, ma alla fine li lasciamo al loro destino di disimpegnati e che qualcun’altra se li prenda (meglio non scoprire mai che l’altra ha trasformato il nostro disimpegnato in un uomo sposato).Una nuova categoria in via di formazione rischia però di buttare all’aria la nostra poi non tanto solida sicurezza di donne moderne in carriera, costruita in anni di lotte per le pari opportunità e di puntate di Sex And The City. La categoria dei quasi-impegnati.
I quasi- impegnati sono gli ignavi dei tempi moderni: non stanno né da una parte né dall’altra e in questo modo evitano l’etichetta di allergici alle relazione serie, perché loro in fondo una relazione seria ce l’hanno, seria ma non troppo. Che cosa vorrà poi dire quest’impegno a metà lo sanno solo loro. Se la malcapitata di turno chiede qualche spiegazione in proposito si sente rispondere: “La mia storia precedente è stata un disastro. Con te sto davvero bene, ma andiamoci piano”, oppure: “Io ti considero la mia ragazza, ma in questo momento non me la sento di avere una storia da vediamoci tutti i giorni, sentiamoci tutti i giorni”. I quasi-impegnati sono una categoria più subdola dei disimpegnati, perché hanno una risposta giusta per ogni critica e il loro stare nel mezzo si traduce in un’assenza di punti deboli da attaccare. Esigono esclusività e fedeltà, ma se non mandano il messaggio della buonanotte o non chiamano per giorni, non accettano nessuna protesta. Dopotutto loro l’avevano detto: “Storia seria, ma non troppo”. Ma chi lo capisce cosa è troppo e cosa è troppo poco? La relazione rischia di trasformarsi in una continua considerazione preventiva di ogni piccolo gesto, come una telefonata solo per dire mi manchi, al fine di valutarne in anticipo l’effetto sul disimpegnato e scongiurare i rischi che il suddetto gesto sia bollato con un secco: “Troppo”.
A guardar bene i quasi-impegnati un pregio ce l’hanno: quello di farci venire voglia, per una volta, di fare le disimpegnate. Perché una storia leggera che risvegli i sensi è un lusso che bisognerebbe concedersi in primavera. Come passatempo nell’attesa di un grande amore, questa volta senza quasi e senza non.