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05 febbraio, 2006

RUBARE, RAPIRE, TOGLIERE, TRUFFARE

– Si toglie cosa e altrui e propria; si toglie e di forza e con frode, e d'amore e d'accordo; si rapisce di forza, e quasi sempre l'altrui. – A.– Involare è rubar di nascosto; rubare è toglier l'altrui o di forza o furtivamente. Il Petrarca: « Come ruba per forza, e come invola ». Il rapire, suol cadere sopra cose di maggior pregio che non fa il rubare, e il modo ne suol essere più violento e più temerario. Il rubatore sa di far male, e n'ha vergogna; che il rapitore provi rimorsi, è credibile, ma sovente e' pretende giustificarsi allegando diritti, come quelli della conquista, dell'amore che si crede o che spera e vuole essere corrisposto, e simili. Onde il Martelli: « Sia d'alme alte rapir, rubar fia d'ime »; ironia da non potersi smentire sintantoché il bisogno sembri cosa più vile della cupidigia e dell'ambizione. – Polidori.– Elena fu rapita; Troia, per il rapimento di Elena, messa a ruba e distrutta.Rapire, e di persone e di cose; rubare, di cose, o di persone in quanto le son private della cose ch'ell'hanno. Le Sabine rapite da Romolo. Parlando di cose, si rapisce con violenza; si ruba ora con violenza ora con frode.Si rapisce con atto reale; si ruba prendendo, si ruba litigando, si ruba negando quel ch'ad altri è dovuto, si ruba giuocando, tenendo di mano al ladro.Si ruba una casa, una nave, una provincia, quando la si mette a ruba; rapisconsi le cose che dentro ci sono. Nel figurato, rubare il cielo (che non è bel traslato) vale, ottenerlo con piccolo sacrifizio; rapirlo, meritarlo combattendo per forza di costante coraggio. Segneri: « Se a te non basta l'animo né di rubarti il paradiso né di rapirtelo ».Furare è caduto da ogni uso, fuorché del verso. Il furto è inganno nascosto. I conquistatori rubano, non furano, quando devastano il paese nemico; ma quando nascondono al nemico una mossa per coglierlo sprovveduto, si dice (nella lingua scritta) che gli hanno furate le mosse.Rubare il cuore, è men serio che rapire. Poi ti rapisce il cuore chi te lo vince d'amor prepotente, chi gli fa forza con pregi trascendenti, o che tali paiono a te. Ti ruba il cuore chi nel suo affetto ti trae a grado a grado; in maniera che prima di por mente agli effetti dell'amore, l'amore è penetrato ben dentro. Si rapisce il cuore di botto, si ruba adagio; si rapisce col merito, si ruba cogli artifizi. – Grassi.Rapire in spirito, in estasi; rapire, toglier da' sensi per eccesso di piacere. Questo disse Dante: rubare: « Oh imaginativa, che ne rube Talvolta sì di fuor, ch'uom non s'accorge Perché d'intorno suonin mille tube! » Non è modo comune; ma potrà dirsi tuttavia per distinguere il rapimento che viene da piacere, da ammirazione, da più o men nobile affetto, distinguerlo da un'idea, da una cura, che toglie l'uomo a pensieri e ad affetti ai quali dovrebbe sé stesso. In senso simile sogliam dire, rubare il tempo, rubare la pace. Con modo men famigliare dicesi che un pensiero, una cura, invola la mente a sé stessa, l'uomo al proprii doveri. In senso contrario disse Orazio: « Mihi me reddentis agelli ».
– Si può rapire anco il proprio, se si fa in modo brusco; si ruba e si deruba l'altrui. Si rapisce con violenza che non è sempre ostile.Si truffa abusando dell'altrui buona fede per carpire qualcosa. Il codice austriaco definisce: « Chi con detti e fatti artifiziosi trae altri in inganno, e lo danneggia nell'avere o in altri diritti, è reo di truffa o di stellionato ». Nell'uso comune, truffa riguarda sempre il danno dell'avere. Si ruba e in modo che il rubato se n'avvegga, e in modo che lo ignori; si truffa in modo che il truffato non se n'avvegga in sul primo. Si ruba anco non restituendo le cose tolte a prestito; si truffa col carpire a inganno. – Romani.

1 Comments:

At 18:22, Blogger stefi said...

E con ciò ho detto tutto...

 

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