IL MUSEO PIU' BELLO DEL MONDO
NEW YORK - E' uno dei musei più famosi al mondo: punto d'incontro, irrinunciabile meta di visitatori più o meno esperti, espressione dell'essenza moderna della città-simbolo della modernità. Il Museum of Modern Art, familiarmente chiamato MoMA non soltanto di newyorkesi, è stato riaperto nel 2004 nella sua «sede storica» sulla 53esima strada a «midtown» Manhattan dopo due anni di lavori di ristrutturazione e ampliamento. In una forma splendida opera dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi espone una collezione con capolavori dei più grandi artisti del Novecento (opere degli ultimi 120 anni, da Picasso a Matisse, da Andy Warhol a Jackson Pollock), ma non solo. L'idea geniale applicata riguarda il percorso artistico a cui sono soggetti i visitatori. Le novità riguardano infatti anche l'esposizione, con un «trucco» per spingere i più pigri tra i visitatori: le opere più famose sono state collocate al quinto piano. Una volta all'interno il visitatore trova l'arte contemporanea in due gallerie al primo piano poi sale a ritroso nel tempo verso i piani più alti. «L'idea di Taniguchi era che la gente salirà sempre per vedere i vecchi capolavori, non necessariamente lo farà per le opere più recenti» spiega Agnes Gund, presidente emerita del museo. Il sesto piano è destinato alle mostre temporanee. Differenze anche nei percorsi, non più esclusivamente cronologici ma a tema: alcune sale si aprono su spazi differenti e una rete di scale e ascensori permettono di scegliere momenti completamente diversi del fenomeno artistico. Questo approccio «farà capire al pubblico che l'arte moderna si sviluppa in modo complesso, tanto in avanti che lateralmente», sostiene il direttore Glen Lowry.
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