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07 novembre, 2005

ISTANTI

Jorge Luis Borges – "Istanti"

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.

Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Andrei in più luoghi dove mai sono stato,

mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Ché, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.

Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.

Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.

Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.

Io non ho vissuto neanche un minuto della mia vita in modo sensato e con profitto. Ho sbagliato mille volte, ho perso la strada, ho cambiato idea, ho cambiato città, università, sono rimasta indietro, ho perso la testa per amore. Sono stata sciocca tante volte. Ho agito d'impulso. Senza pensare. Mi sono innamorata delle persone sbagliate. Ho preso tante cose alla leggera.

Non ho 85 anni. Non sto per morire. Ma mi sento spesso in colpa perchè avrei potuto essere "più brava" di quello che sono: già laureata, fidanzata con un bravo ragazzo, con i piedi per terra e non con la testa tra le nuvole.

Se non fossi stata così imperfetta però, non avrei vissuto tanti istanti perfetti. Se il mio percorso fosse stato lineare e senza battute d'arresto, tante cose bellissime mi sarebbero passate accanto e io non me ne sarei nemmeno accorta.

A volte si imparano più cose perdendosi che seguendo una strada senza avere alcun dubbio.

Del resto i fiumi arrivano al mare facendo un percorso tre volte più lungo di quello necessario. Ma se non ci fossero i laghi, le curve e le cascate perderebbero gran parte della loro bellezza.

Miky.



1 Comments:

At 17:22, Blogger Pierangelo said...

Bella poesia, solo che non è di Borges. Vedi qui.

 

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