LASCIATEMI SFOGARE...
Sono tempi duri qui.
Mi sono capitate tra capo e collo, non sono se per fortuna o per sfortuna, una serie di novità che mi hanno messo sottosopra la vita. Una bella scossa all'ordinario piovuta dal cielo.
Come si dice: "O tutto o niente".
Bene, ora io ho tutto e di più. Purtroppo sono sempre stata scordinata e il ruolo del giocoliere non mi si addice. A far girare tutte queste palline senza farle cadere, sono un po' in difficoltà. Temo che cadranno tutte insieme.
Di nuovo: "O tutto o niente".
Devo ammettere che nei panni di giornalista in carriera mi trovo più che bene, nonostante gli orari disumani e la paga inesistente.
La mia parallela carriera di studentessa universitaria, invece, non ha niente della carriera e molto del: "Ogni tanto, per hobby, studio". Tutti i giorni il volume dell'800 Sabbatucci-Vidotto, un libro di storia ormai "storico" perchè comprato il primo anno di trasferta a Milano, sale in macchina con me, arriva in redazione, si accomoda sulla scrivania e lì rimane per le 8/9 ore della mia permanenza. Insomma, lo porto a spasso. Come a dire, la volontà c'è, ma la realtà è un'altra. Dicono che a tenere il libro sotto il cuscino, la mattina ci si risvegli sapienti. Magari funziona anche tenendolo qui vicino alla tastiera.
Voi, onestamente, avreste voglia di sapere cos'è successo nel 1848 in Prussia, dopo aver passato un'intera giornata al lavoro? Io proprio no.
Per quanto riguarda il campo amoroso preferirei farmi i fattacci miei e escludere ogni informazione da questo illogico sfogo. Ho scoperto che scrivere o parlare d'amore, mi porta una certa sfortuna. Fatico a togliermi di dosso il personaggio della pseudofidanzata che racconto nei miei articoli, quindi, fino a quando non sarò sposata con tanto di fede al dito, l'amore rimarrà un argomento da "No comment".
Intanto, quest'estate di temperature settembrine sta passando. Quasi non ricordo cosa significhi farsi bruciacchiare la pelle dal sole e sentire il sapore del sale sulle labbra. Quanto avrei voglia di nascondere i piedi sotto la sabbia calda e guardare il sole tuffarsi nel mare. Invece, posso solo sognare e, purtroppo, l'immaginazione non mi manca. Quindi, mentre scrivo un articolo sui rifiuti organici, sono benissimo in grado di visualizzare uno splendido panorama di mare e soffrire, soffrire, soffrire, soffrire. Il risultato è che alla fine mi capita di scrivere artcoli decisamente troppo poetici su argomenti come discariche, appalti e pneumologia...
L'invidia è una gran brutta cosa, ma me ne frego e invidio con tutta me stessa, anima e corpo, i fortunati, abbronzati e rilassati, che non conoscono cosa siano le occhiaie e non ricordano cosa sia il pallore tendente al grigio tipico dell'inverno, che io conservo in pieno agosto.
Cerco di consolarmi pensando alla gloria e dico tra me e me: "Buonasera e benvenuti al tg 5"...
Ma questa è TCA e io non mi chiamo Cesara.
2 Comments:
Spesso è il sentimento a giocare con la vita delle persone e manovrarla nel modo più ingiusto.
E sembra che tu ti faccia abbattere da una persona che si sta solo prendendo tempo. Dovresti conoscerla giorno dopo giorno, capirla, prenderla per così come lei è ma non gettarti a 360° su di lei. Se è destino da cosa nascerà cosa.
Ora hai sotto mano il lavoro che ami e puoi concentrarti nelle amicizie, nel lavoro e nella famiglia ma non necessariamente stare male per una cosa che ancora non è iniziata.
Vivi giorno per giorno le tue emozioni. Se poi il destino ti ha riserbato l'amore o se l'amore della tua vita è la persona con la quale ti vedi quasi tutti i giorni lo capirai SOLO CON IL TEMPO. Non affrettare le cose.
e sopratutto hai il trigemino a posto..che non è affatto poco.. ;)
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