mimpegnomanontroppo

28 gennaio, 2007

Devi sapere che puoi vincere.
Devi pensare che puoi vincere.
Devi sentire che puoi vincere.

Sugar R.Leonard

24 gennaio, 2007

IL PRIMO RINOCERONTE IN PROVETTA



Mamma Lulu, rinoceronte bianco meridionale (Ceratotherium simum) di 27 anni e due tonnellate e mezzo di peso, annusa il suo piccolo appena nato allo zoo di Budapest dopo una fecondazione artificiale in collaborazione con zoo tedeschi e austriaci. È la prima volta che nasce un rinoceronte in seguito a fecondazione artificiale.

(Bela Szandelszky/Ap)

VENICE GATEWAY


Venice Gateway
La nuova Porta d’Acqua di Venezia

Progetto Frank O. Gehry & Associates

Obiettivo del progetto è creare una terminal per l’aeroporto di Venezia che costituisca una porta d’acqua verso la città in modo da creare le infrastrutture per collegare via mare la zona dell’aeroporto e la terraferma con la città di Venezia.Si compone di un terminal nautico con negozi e punti di ristoro, un albergo a cinque stelle di 350 stanze, con gli spazi destinati a ricevimento, uffici, ristoranti e zone d’intrattenimento, un centro congressi e mostre di 9200 metri quadri per fornenire una integrazione alle strutture culturali di Venezia durante le stagioni di maggior afflusso e viceversa attrarre visitatori e generare flussi economici in città e in regione in bassa stagione.La città di Venezia è legata fisicamente e storicamente alla laguna e al mare. Questo legame storico con il resto del mondo attraverso il mare e la navigazione ed il legame moderno dei collegamenti aerei costituiscono i due poli che il progetto Venice Gateway ambisce connettere sia fisicamente che simbolicamente.

23 gennaio, 2007

PERCHE' DOBBIAMO VIVERE COME FOSSIMO ETERNI

Pochi giorni fa a Lisbona, alla fine di una conferenza su «sesso e amore», mi si è avvicinata una signora italiana che, con aria di rimprovero, mi ha detto: «Ma perché lei cerca sempre gli aspetti vitali e non guarda la miseria del mondo? ». E io le ho risposto con durezza: «È perché vedo la miseria del mondo che cerco le fonti della vita, della forza e della speranza». Noi restiamo sani perché il sistema immunitario, non appena un germe arriva nel nostro corpo, lo distrugge.
Ma quando ci colpisce un grande dolore, quando veniamo accusati ingiustamente, quando veniamo traditi, quando ci ripieghiamo vinti, quando perdiamo la speranza, il nostro sistema immunitario si indebolisce e ci ammaliamo. Perfino per sopravvivere dobbiamo essere positivi, ottimisti, capaci di resistere alle più terribili avversità. E se i dolori, le frustrazioni, i cedimenti del morale sono tanto dannosi sul piano fisico, lo sono ancora di più sul piano professionale, umano, delle relazioni sociali.
Quale studente si mette a studiare se non ha la speranza di laurearsi? Chi incomincia una impresa se è convinto di non riuscire? Chi ha il coraggio di innamorarsi se è sicuro che nessuno potrà riamarlo? La vita è nella sua essenza incertezza, rischio, pericolo, ciascuno di noi potrebbe morire oggi stesso. Ma per fortuna non ci facciamo paralizzare da queste paure. Amiamo, ridiamo, viaggiamo, lavoriamo, facciamo progetti, come se fossimo eterni e ci battiamo anche quando sappiamo che il compito è difficile. È la nostra fede, il nostro amore della vita che ci fa vivere, è la nostra fede, il nostro amore della vita che ci fa vincere.
Questo non vuol dire ignorare il pericolo, non vuol dire non essere vigilanti. Ma anche per vedere il pericolo, anche per essere vigilanti occorre aver fiducia nei propri occhi e nella propria capacità di reagire prontamente. Ed è la stessa fiducia, lo stesso slancio vitale che ci consente di agire nella vita sociale, di lavorare, di costruire. Noi non facciamo nulla da soli, abbiamo sempre bisogno degli altri, ma per avere il loro aiuto, la loro collaborazione dobbiamo dimostrarci all' altezza, non aver paura, essere generosi, saper valorizzare le loro qualità migliori, trasmettere energia ed ottimismo.
Sì, è meglio sbagliare tentando una grande impresa che restare inerti. È meglio soffrire per amore che non aver mai amato. È meglio accettare di morire piuttosto che non essere nati.
Francesco Alberoni
Pubblico & Privato

17 gennaio, 2007

LA MIA CANZONE PREFERITA

UN TUFFO NEL PASSATO

SUCCHIANDO L'UVA

Senza te
io non mi sento
c'è qualcosa nell'aria
come se
questa estate che ho dentro
desse sete da un pò.
M'immagino
ancora con te
fare l'amore
nelle vigne
alla vita che bevo con te
succhiando l'uva
m'inchino.
E canto
a te mi dono
a te dovunque vada
m'intono già
e sento già
la vita viva.
Sento te
ma non capisco
c'è qualcosa nell'aria
non so perché
ma ogni volta rinasco
e poi
muoio di te.
M'immagino
il sole e le dune f
are l'amore nelle vigne l
'amore che non è mai finito
è come il burro
che ci rimane il dito.
Io canto a te
mi dono a te
comunque vada
m'intono già
e sento già
la vita viva.
Il cielo a te
le rose e foglie
e le frattaglie dei nostri cuori
le bocche a bocca
di miele e di vino
disgelo tutto quello che vuoi
succhiando l'uva
m'inchino.
E canto a te
mi dono a te
comunque vada
m'intono già
e sento già
la vita viva.
E canto a te
mi dono a te
comunque vada
m'intono già
sarà
sarà
la vita viva
Mina

V'è un muro bianco,
obliquo al cielo,
sopra il quale il cielo si ricrea infinito,
verde, assolutamente intoccabile.
Gli angeli vi nuotano,
e le stelle, anche loro indifferenti.
S.Plath

16 gennaio, 2007

JEAN-MICHEL BASQUIAT SHOW



L'allestimento delle opere è studiato per introdurre i visitatori nel genio di Basquiat: un mondo che oscilla tra infanzia e perdita dell'innocenza, tra slancio vitale e sofferenza, attraverso segni, parole e colori di un artista sempre in bilico tra autoesaltazione e autodistruzione.


Triennale di Milano, aperta al pubblico fino al 28 gennaio, tutti i giorni,
tranne il lunedì, dalle ore 10,30 alle 20,30.

14 gennaio, 2007

SONO TORNATA

Malata ma piena di buoni propositi....Davvero tantissimi...

Mi sveglio ascoltando Mina
Mi addormento con Chopin
Dormo otto ore ogni notte
Ho eliminato ogni genere di cioccolato dalla mia alimentazione
Riprendo sauna e palestra per arrivare a primavera con una linea invidiabile
Inizio la giornata ripassando il vecchio caro saluto al sole
Mi iscrivo all'esame di tecnica delle costruzioni

e ditemi se come inizio non sono brava...

10 gennaio, 2007

Miki contro la municipale...

Dunque...dopo aver preso una multa di 153 euro ( meno due punti della patente) perchè andavo a poco più di 60 km all'ora con l'obbligo dei 50, questa sarà la canzone che canterò ogni mattina appena salita in macchina.

Con gli occhi sempre attenti
e i denti luccicanti
incute piu' timore se ha gli occhiali e porta i guanti
su quattro ruote o a piedi
in moto o alla centrale
la loro armata è forte ed è impossibile fuggire
soldati dell'impero combattono i ribelli
che passano col rosso a 120 su un Garelli
la strada ormai è invasa
dalle forze del male
il bene è minacciato da un verbale

Supereroi contro la Municipale
Supereroi contro le forze del male
senza di noi non ci sara' piu' futuro
oh no

andavo a 100 all'ora per baciar la bimba mia
quand'ecco che ad un bel punto mi ritrovo circondato
credevo di esser solo e indisturbato nella via
credevo di fuggire alla vendetta dello stato
ma adesso ormai è iniziata una rivoluzione
che sfreccia per le strade senza l'assicurazione
e che fara' gonfiare le vene del mio collo
gridando "tutti in vespa senza il bollo!"

Supereroi contro la Municipale...

(Meganoidi)

153 euro sono gran parte della mia tredicesima....

06 gennaio, 2007

Accadono cose che sono come domande.
Passano i giorni, oppure gli anni ... e la vita risponde.

A. Baricco

Non avrei saputo dirlo meglio...

Da http://waki.splinder.com/

Son finite le feste.
L'epifania è una formalità.

Allora,Vi siete divertiti?!
(oh sì!)
La notte di capodanno è stata all'altezza della vostre speranze più audaci?!
(oh sì!)
Avete mangiato fino a farvi scoppiare quella pancia schifosa che ora vi casca sui pantaloni?!
(oh sì!)
Vi siete incrostati le arterie con ogni genere di grasso saturo?!
(oh sì!)
Bene, adesso basta scherzare.
Non sarà quella vecchia mignotta della befana a portar via il superfluo che imbottisce cosce fianchi pancia guance e tutto.
Lo specchio è implacabile.
(oh no!)
Cadono gli aghi ormai quasi secchi dell'albero di natale e con essi cadano anche i paraocchi che vi han fatto credere che le feste siano una sorta di terra franca dove ci si può abbandonare ad ogni lipidica goduria.
Strazio e stridore di denti cariati.
Lamenti si alzano dalla landa desolata del principio di gennaio.
Oooh.
Rimpiangerete ogni santa fetta di panettone.
Ogni lenticchietta.
Ogni crostino imburrato con su il salmone.
Ogni cappelletto in brodo.
Ogni bicchiere di vino con le bolle.
E anche il cioccolatino, piccino piccino.
Piccino un cazzo.
Il giudizio è vicino.
In verità, in verità vi dico, l'espiazione sarà il marchio a fuoco di quest'anno appena nato.
Fruste e flagelli, lo scudiscio morderà la viva carne e il vivo lardo.
Catarsi assicurata.
Ne usciremo appena appena per la Pasqua e tutto il suo cioccolato.
In primavera.
Convertitevi, e credete al disgelo.